Neapolis Innovation Summer Campus 2020, boom di partecipazioni nell’edizione online. Si chiude domenica in diretta su Facebook

«Questa edizione del campus sta andando benissimo, anche oltre le nostre aspettative». Parola di Stefano Ciaravino, uno dei tutor del Neapolis Innovation Summer Campus 2020 che è in corso a Napoli e si concluderà nel prossimo weekend con l’HackFest, la sfida finale che coinvolgerà i team di studenti che stanno partecipando a questa settima edizione dell’evento e che «metterà alla prova le conoscenze e le competenze dei partecipanti in maniera divertente e coinvolgente sulla base di alcune specifiche di progetto. Ci aspettiamo grande iniziativa dai nostri studenti», dice Federica Giampetraglia, responsabile dei media tutor. «L’HackFest – aggiunge – sarà cadenzata da sfide inaspettate all’ultimo bit sui sistemi embedded, la programmazione e molto altro ancora».

Hackathon conclusivo

La sfida finale arriverà alla fine di un’intensissima settimana di seminari sia sulla parte di elettronica sia su quella software relativa all’ambiente di sviluppo ChibiOS. Tutto online, viste le restrizioni imposte dall’emergenza pandemia. Però, è stato proprio nella partecipazione online il valore aggiunto di questa edizione di NISC2020. «Abbiamo ricevuto più del doppio delle richieste di partecipazione rispetto agli altri anni. Abbiamo accettato circa 180 partecipanti», ricorda Giampetraglia. La possibilità di partecipare online, infatti, ha aperto le porte agli studenti di atenei esteri, col risultato di rendere l’ambiente ancora più aperto, offrendo la possibilità di interfacciarsi anche con studenti di altre regioni e di altri paesi. «E’ la prima volta – dice ancora Giampetraglia – che il NISC viene organizzato come evento online e temevamo che si potesse perdere lo spirito di aggregazione che ha sempre caratterizzato il campus. Invece abbiamo avuto un feedback molto positivo: i ragazzi stanno socializzando sia tra di loro sia con i tutor, riuscendo ad abbattere le barriere imposte da questa modalità totalmente telematica».

Premiazione finale in diretta

Le richieste di partecipazione sono arrivate da tutte le principali Università italiane. Adesso sono 30 i team che si sono formati aggregando gli studenti provenienti dai politecnici di Bari, Torino e Milano, dalle Università del Salento, del Sannio, dell’Aquila, della Campania Luigi Vanvitelli, di Cagliari, Firenze, Messina, Napoli Federico II, Napoli Parthenope, Roma Tor Vergata, Salerno, Trento a cui va aggiunta l’università Gheorghe Asachi Technical di Iasi. Si sfideranno nell’HackFest di sabato e domenica. Alla premiazione finale, domenica 6 settembre, ci sarà anche il ministro dell’Università, Gaetano Manfredi, ingegnere e rettore della Federico II prima di andare a dirigere il ministero. Un segno di attenzione in più. 

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Neapolis è il programma nato in Campania nel 2006 dall’intesa fra Università (Napoli Federico II, Napoli Parthenope, Campania “Vanvitelli”, Sannio e Salerno) e STMicroelectronics per intensificare i rapporti di collaborazione nel campo della ricerca e della formazione tecnico-scientifica attraverso l’organizzazione di eventi, campus e seminari aperti agli studenti universitari e alle piccole e medie imprese del territorio. Nel 2008 ha visto l’adesione di Confindustria Campania e Micron, seguiti nel 2013 dal Cnr e dall’Enea. L’obiettivo è far conoscere più da vicino il mondo dei microcontrollori a 32bit agli studenti delle discipline scientifiche, facendo fare loro un’esperienza diretta dentro un’azienda come STMicroelectronics, venire a contatto con l’ambiente di lavoro e i laboratori. Quest’anno la parte in azienda è saltata giocoforza, ma per superare la barriera telematica è stato spedito a ogni partecipante un «kit di sopravvivenza» contenente tutto il necessario: dalla scheda di sviluppo STM32-F401RE-NUCLEO64 ai componenti essenziali allo svolgimento delle sfide proposte ogni giorno agli studenti.

Nessuna barriera

L’edizione online ha superato dunque ogni ostacolo. In questa settimana, grazie alla frequenza di 10 giorni di seminari intensivi – sia relativi all’hardware (elettronica) che al software e al supporto di tutor (15 di loro sono studenti che hanno partecipato a edizioni precedenti) e mentor, studenti e studentesse stanno imparando a pianificare e realizzare un progetto basato sui microcontrollori, partendo dalle basi e venendo a contatto, anche se attraverso uno schermo video, con chi lavora ogni giorno su questi temi.

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A seguire il Neapolis Innovation Summer Campus ci sarà, il 18 novembre, il Neapolis Technology Day nella sede di STMicroelectronics di Napoli: presentazione di nuove tecnologie, esposizione dei lavori delle piccole e media imprese e degli studenti, laboratori su MCU, sensori e Power Conversion.

di Gianluca Reale

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