Il progetto HYSENS del Politecnico di Torino ha ricevuto un finanziamento di 150.000 euro dall’Unione Europea. Al centro di HYSENS c’è una visione rivoluzionaria: sviluppare dispositivi indossabili di nuova generazione per semplificare e rendere più accurati i sistemi di monitoraggio e diagnosi delle patologie cardiovascolari, un ambito dove l’innovazione può davvero fare la differenza nella vita delle persone.
Nuove frontiere nella diagnosi cardiovascolare
Il progetto guidato dalla professoressa Teresa Gatti del Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia (DISAT) riguarda dispositivi dotati di sensori piezoresistivi avanzati, costruiti con idrogel ibridi e materiali bidimensionali. Questi sensori consentono di rilevare la pressione sanguigna in modo rapido e continuo, superando i limiti dei sistemi tradizionali.

STMicroelectronics contribuisce al progetto in quanto la startup Dropper sta collaborando con il team del Politecnico di Torino all’integrazione nel sistema HYSENS di un chip in grado di affrontare una delle principali criticità del monitoraggio indossabile: le alterazioni dei dati causate dai movimenti della persona. Il chip di STMicroelectronics assicura misurazioni stabili, affidabili e precise, migliorando così la qualità della diagnosi e semplificando la vita quotidiana di chi convive con patologie cardiovascolari.
Applicazioni innovative: due dispositivi, infinite possibilità
HYSENS sta sviluppando due dispositivi principali:
- Sensore senza batteria basato su tecnologia NFC: ideale per misurazioni puntuali e veloci grazie alla comunicazione a corto raggio.
- Sistema con batteria e tecnologia LORA: pensato per monitoraggi continui e a basso consumo energetico.
Entrambi rappresentano un progresso notevole perché minimizzano il “rumore” dovuto ai movimenti corporei, un limite frequente nei dispositivi commerciali come gli smartwatch.

Dal laboratorio alla vita reale: accelerare il mercato
La collaborazione con la startup Dropper, incubata presso I3P, permette di collaudare e integrare soluzioni STMicroelectronics nei dispositivi allo studio, accelerando il percorso che porta dalla ricerca di laboratorio alla tecnologia pronta per il mercato.
Abbiamo chiesto a Domenico Galdiero, fondatore e CEO di Dropper, di spiegare il contributo al progetto Hysens.

“Il contributo principale di Dropper è lo sviluppo di una piattaforma hardware innovativa basata su un biosensore di STMicroelectronics, ST1VAFE3BX. Questo sensore integra un front-end analogico verticale (vAFE) per la lettura di segnali biopotenziali, combinato con un accelerometro ultra low-power. Grazie a queste caratteristiche, è possibile distinguere con precisione i movimenti dalle condizioni di stasi, effettuare un’elaborazione embedded dei segnali con capacità di intelligenza artificiale e applicare un filtraggio antialiasing integrato, che previene la comparsa di artefatti indesiderati. La piattaforma consente così di acquisire e trasmettere continuamente dati fisiologici, con l’obiettivo di sviluppare dispositivi indossabili non invasivi per il monitoraggio della pressione arteriosa.”
“Il chip di ST rappresenta il cuore del sistema: converte la deformazione meccanica rilevata dal sensore in un segnale elettrico, che viene poi elaborato per estrarre informazioni fondamentali come l’ECG e la pressione arteriosa. Questo approccio, estremamente miniaturizzato e resistente al disturbo da movimento, consente di realizzare dispositivi indossabili non invasivi ad alta precisione. Attualmente stiamo lavorando per ottenere le certificazioni necessarie in termini di biocompatibilità, requisito fondamentale per l’utilizzo clinico su pazienti.”
“Da più di due anni collaboriamo con STMicroelectronics. Abbiamo anche aperto una sede operativa di Dropper all’interno del sito ST di Napoli, con un team dedicato composto da quattro membri full-time. Questa sinergia favorisce uno sviluppo agile e strettamente integrato tra ricerca e innovazione tecnologica, con una forte focalizzazione sul mercato.”
Oltre la ricerca: verso brevetti e commercializzazione
HYSENS non punta al successo in laboratorio, ma alla brevettazione e commercializzazione dei risultati ottenuti. È uno dei 9 progetti italiani su 150 che hanno ottenuto il prestigioso finanziamento ERC Proof of Concept, iniziativa dello European Research Council volta a sostenere l’applicazione pratica e la valorizzazione dei risultati di ricerche di frontiera. Prevenire i rischi dell’ipertensione e fornire diagnosi più accurate per l’insorgere di patologie cardiovascolari è una sfida di primaria importanza in tutto il mondo e il progetto HYSENS (HYbrid hydrogels based on 2D materials and conducting polymers for piezoresistive SENSing) della professoressa Gatti presenta un approccio rivoluzionario introducendo un sistema di monitoraggio della pressione sanguigna innovativo e all’avanguardia rispetto ai sistemi attualmente in uso, spesso percepiti dai pazienti come ingombranti e capaci di fornire solo letture intermittenti dei livelli di pressione sanguigna.
“È una grande soddisfazione vedere riconosciuto il potenziale di questa (nano)tecnologia, su cui il mio team lavora con passione da due anni e che stiamo riuscendo a portare verso TRL più elevati grazie al supporto fondamentale di Domenico Galdiero, CEO di Dropper, e al suo accesso privilegiato alle soluzioni più all’avanguardia di STMicroelectronics”, ha commentato la professoressa Gatti.

Vuoi saperne di più?
- Leggi l’articolo sul sito del Politecnico di Torino
- Scopri le soluzioni di STMicroelectronics
- Approfondisci l’innovazione di Dropper
- Scopri l’incubatore I3P che supporta startup tecnologiche